«"Io non sono un angelo, Jace." ripetè Clary. "Non restituisco i libri in biblioteca. Scarico illegalmente musica da internet. Racconto balle a mia madre. Sono assolutamente normale." "Non per me." Jace la guardò. Il suo viso era sospeso contro un fondale di stelle. Non c'era nulla, nella sua espressione, della sua solita arroganza: Clary non l'avevamai visto così indifeso, ma anche questo suo essere indifeso era intriso di un odio verso se stesso profondo come una ferita..»